VIES
Ci risiamo. L'anno scorso era l'Intrastat, quest'anno è il VIES. Ogni impresa deve dichiarare se intende acquistare o vendere beni all'estero. Molti non sono in grado di prevederlo, ma se non indicano questa volontà rischiano un costo pesante, in pratica pagheranno l'Iva sull'acquisto due volte.
Risultato: la maggior parte dei commercialisti sta facendo la comunicazione a tappeto per tutti i clienti. Si immagini l'utilità sociale di questo sforzo. E il peggio sono le modalità di trasmissione: dovrebbe essere consegnata in forma cartacea, personalmente dal diretto interessato (seguirà un utile lavoro di inserimento dati dei dipendenti pubblici).
Arriveranno chiarimenti e ripensamenti, crediamo e speriamo, e con un po' di fortuna permetteranno la trasmissione telematica, ma intanto l'obbligo è ora. Gli stessi funzionari dell'AdE spesso non ritirano le pratiche perché non sanno come gestirle. Quando avremo un fisco che pensa prima di chiedere adempimenti aggiuntivi?
Risultato: la maggior parte dei commercialisti sta facendo la comunicazione a tappeto per tutti i clienti. Si immagini l'utilità sociale di questo sforzo. E il peggio sono le modalità di trasmissione: dovrebbe essere consegnata in forma cartacea, personalmente dal diretto interessato (seguirà un utile lavoro di inserimento dati dei dipendenti pubblici).
Arriveranno chiarimenti e ripensamenti, crediamo e speriamo, e con un po' di fortuna permetteranno la trasmissione telematica, ma intanto l'obbligo è ora. Gli stessi funzionari dell'AdE spesso non ritirano le pratiche perché non sanno come gestirle. Quando avremo un fisco che pensa prima di chiedere adempimenti aggiuntivi?
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