lunedì, maggio 09, 2011

La petizione contro il minimale INPS a ItaliaCamp

Ieri abbiamo presentato la petizione per l'abolizione del minimale INPS all'ItaliaCamp a Milano.  L'occasione era ghiotta e insperata: il Presidente dell'INPS era presente e avrebbe detto la sua opinione.

Tutto si è svolto secondo copione, e il Presidente Mastropasqua, persona gentile e disponibile, ha ascoltato e replicato.  Non era convinto, e ha risposto che 250 euro al mese si trovano, e ognuno deve fare la sua parte, non sempre c'è perfetta corrispondenza tra quanto versiamo e quanto ci ritorna.

Non abbiamo potuto aggiungere altro, il programma dell'evento non lo prevedeva, ma avremmo voluto fare il confronto tra un disoccupato o studente (è a loro che si applica il minimale) che decide di lanciare un'impresa, e uno che sceglie di non fare nulla.  Il primo mette a rischio i suoi risparmi, sapendo di avere un forte rischio di insuccesso, con costi suoi e benefici per la collettività.  Ebbene il sistema attuale lo penalizza, e favorisce chi non fa nulla.  Questo è il paradosso.

mercoledì, gennaio 26, 2011

VIES

Ci risiamo.  L'anno scorso era l'Intrastat, quest'anno è il VIES.  Ogni impresa deve dichiarare se intende acquistare o vendere beni all'estero.  Molti non sono in grado di prevederlo, ma se non indicano questa volontà rischiano un costo pesante, in pratica pagheranno l'Iva sull'acquisto due volte.

Risultato: la maggior parte dei commercialisti sta facendo la comunicazione a tappeto per tutti i clienti.  Si immagini l'utilità sociale di questo sforzo.  E il peggio sono le modalità di trasmissione: dovrebbe essere consegnata in forma cartacea, personalmente dal diretto interessato (seguirà un utile lavoro di inserimento dati dei dipendenti pubblici).

Arriveranno chiarimenti e ripensamenti, crediamo e speriamo, e con un po' di fortuna permetteranno la trasmissione telematica, ma intanto l'obbligo è ora.  Gli stessi funzionari dell'AdE spesso non ritirano le pratiche perché non sanno come gestirle.  Quando avremo un fisco che pensa prima di chiedere adempimenti aggiuntivi?

domenica, novembre 07, 2010

No al minimale Inps

Io la mia parte l'ho fatta.  Ero al Venture Camp di Mind the Bridge, un'organizzazione di supporto alle nuove imprese, e c'è stata una conferenza con l'On. Luigi Casero del PdL e l'On. Alessia Mosca del PD, su come rimuovere gli ostacoli all'imprenditoria.

Alla fine accettavano domande, e ho colto l'occasione per dire che per la mia esperienza il maggiore ostacolo, quello che fa rinunciare migliaia di ragazzi da avviare o regolarizzare il loro e-commerce o impresa di altro tipo, è il minimale Inps, quei circa 2.800 euro annui che devi versare anche se non guadagni nulla.

Ho spiegato che può sembrare strano, ma quei soldi sono tanti per un ragazzo che nemmeno sa se il suo progetto sia pensato bene.  E che quel minimale corrisponde a un reddito di circa 14.000 euro che, se ad esempio guadagni 10 euro su ogni transazione, corrisponde a 1.400 vendite (senza dire dei costi fissi e di quelli di avviamento).  E chi non lo ha mai fatto dovrebbe rendersi conto che già vendere i primi 10 oggetti è un traguardo ...

Io la mia parte l'ho fatta.

mercoledì, aprile 21, 2010

La crisi è finita!

Non vogliamo mancare di riguardo a chi ancora la subisce, ma qui si sente un'aria nuova, stanno arrivando un paio di nuovi clienti al giorno. 

Sarà la primavera ...

Nuovi adempimenti Intrastat

Era necessario allinearsi alla normativa europea, ma l'Italia ci ha messo del suo con tante richieste aggiuntive.  Col risultato che se si acquista un bene o servizio da 20 euro in internet poi bisogna sborsarne 50-100 per il lavoro dello specialista.

Ma Tremonti non doveva essere meglio di Visco?

mercoledì, dicembre 02, 2009

Presentazione in Cattolica

Di ritorno da Milano dopo una presentazione agli studenti del corso "Strategie di sviluppo delle start up" della Cattolica sul "Caso ContiPronti.it".  Sembravano interessati ...

mercoledì, luglio 15, 2009

La crisi c'è

Questa crisi è spaventosa, per qualche mese il mondo si è fermato. Non si lavora, non si vende, nulla. Noi siamo fortunati, la contabilità è un obbligo e qualcuno la deve tenere, ma certamente il ritmo di crescita a cui eravamo abituati ne ha risentito. Da marzo a maggio i nuovi clienti sono arrivati col contagocce, ora si vedono i primi germogli, malgrado la stagione festiva alle porte qualcuno torna ad aprire.
Dei clienti che avevamo, qualcuno che aveva appena aperto ha subito richiuso. Altri hanno fatto fatica a pagare, e noi abbiamo pazientato finché la cosa sembrava sincera.
Di certo per un bel po' guadagneremo tutti di meno, tutto sta a vedere chi è in grado di tirare avanti lo stesso e chi no. Incrociamo le dita.

La posta fisica

Un bel giorno chiama una signora, e mi chiede come lavoriamo e cosa deve fare per aderire al servizio. Inizio a spiegarle tutto, che lavoriamo eminentemente per email, e lei mi ferma e mi spiega che la mail non ce l'ha e non intende prenderla! E giù una paternale sul fatto che non bisogna pretendere che tutti abbiano la mail, che il mondo esisteva anche prima, ecc.
Visto che sono speciale per le cause perse, e che il cliente avrebbe sempre ragione, decido di prendermi a cuore la cosa. Stampo i moduli, scrivo una lettera di accompagnamento, compro busta e francobollo, piego, imbusto, indirizzo, mittente, e quando esco cerco una cassetta delle lettere e spedisco. Molto secolo scorso, mi fa quasi nostalgia.
E' passato ormai qualche mese: l'avete più sentita???

sabato, febbraio 14, 2009

Cari e-bayers, è ora di mettervi in regola ...

... anzi forse è un po' tardi:

http://www.nuovofiscooggi.it/attualita/articolo/il-fisco-batte-le-aste-line-venditori-rischio-accertamento

A quanto pare chi ha pagato più di € 1.000 in commissioni eBay tra il 2004 e il 2007 è già sotto indagine.