sabato, gennaio 05, 2008

Il regime dei contribuenti minimi

Dal 2008 è in vigore il regime fiscale semplificato riservato ai contribuenti minimi, e cioè a professionisti, lavoratori e piccoli imprenditori con ricavi annui inferiori a € 30.000. Esso prevede delle forti semplificazioni fiscali e riduzioni di imposta.

Per accedere a tale regime agevolato è necessario non avere dipendenti, non aver acquistato nei tre anni precedenti beni strumentali per più di € 15.000, non essere soci di società di persone, e non rientrare in un certo numero di altri casi particolari. Non è necessario richiedere tale regime, in quanto è il regime naturale per i contribuenti con i requisiti indicati.

Il regime dei minimi comporta i seguenti benefici:

  • Imposta forfetaria al 20% in sostituzione di IRPEF e addizionali regionali e comunali, e non applicazione dell’IRAP
  • Esonero dagli adempimenti IVA
  • Esonero dalla tenuta delle scritture contabili
  • Non applicazione degli studi di settore

Per contro, l’IVA sugli acquisti non può essere detratta. L’IVA sugli acquisti intracomunitari va calcolata e versata entro il 16 del mese successivo.

Il reddito sarà determinato come differenza tra i ricavi percepiti e le spese sostenute (per cassa) mediante un calcolo extracontabile (excel anziché Zucchetti).

Per chi soddisfa i requisiti il regime dei contribuenti minimi è il più delle volte conveniente, ad eccezione di chi già usufruisce del regime riservato alle nuove iniziative produttive (forfettino). La valutazione specifica della convenienza è complessa e dipende tra l’altro dalla possibilità per il professionista o piccolo imprenditore di alzare i prezzi ai clienti privati (o minimi!) che beneficiano della non applicazione dell’IVA.

Chi accede al regime dei minimi dovrà emettere fattura senza IVA, riportando la dicitura “operazione effettuata ai sensi dell’art.1 comma 100 della legge finanziaria per il 2008” ed applicare il bollo da € 1,81 sulle fatture di importo superiore a € 77,47.